Seguendo la strada per l'Argentiera, si arriva fino al piccolo centro di Palmadula. Da qui, seguendo le indicazioni per Stintino, si raggiunge il piccolo centro di Biancareddu, superato il quale, dopo pochi chilometri, troverete un incrocio con la strada vicinale Lampianu; Svoltate e procedete sino all'area parcheggio. Qui troverete un sentiero che vi porterà a una delle spiagge meno frequentate e più selvagge della nurra. La spiaggia di Lampianu, incastonata fra alte scogliere di scisto e incorniciata da una macchia mediterranea costiera profumata di elicriso, euforbia e ginepro. Il profumo della Sardegna, che inizia a sentirsi persino dal mare, arrivando col traghetto. A quindici chilometri da Lampianu, un'altra destinazione molto interessante è quella del parco naturale di "Lu Cantaru", vicino al Monte Forte (la cima più alta della Nurra). Qui dopo una breve passeggiata, si arriva a una cascata piuttosto alta e attiva persino d'estate. La cascata di Lu Cantaru, scorre fra rocce scolpite dal tempo che paiono quasi le guglie di una cattedrale gotica, e scende incorniciata dal verde di fichi selvatici e piante acquatiche.
Following the road to Argentiera, you arrive as far as the small town of Palmadula. From here, following the signs for Stintino, you reach the small town of Biancareddu, after which, after a few kilometres, you will find a crossroads with the local road Lampianu; Turn and proceed to the parking area. Here you will find a path that will take you to one of the less frequented and wilder beaches of the nurra. Lampianu beach, set between high schist cliffs and framed by coastal Mediterranean scrub scented with helichrysum, euphorbia and juniper. The scent of Sardinia, which begins to feel even from the sea, arriving by ferry. Fifteen kilometers from Lampianu, another very interesting destination is that of the natural park of "Lu Cantaru", near Monte Forte (the highest peak of the Nurra). Here, after a short walk, you arrive at a rather high waterfall which is active even in summer. The Lu Cantaru waterfall flows between rocks sculpted by time that almost look like the spiers of a Gothic cathedral, and descends framed by the greenery of wild figs and aquatic plants