Una destinazione ricca di storia

Monte Baranta, un altopiano trachitico alle spalle di Olmedo, è una destinazione fantastica per chi ama i paesaggi misteriosi e carichi di energia. Uno dei due siti prenuragici più importanti dell'intera isola di Sardegna si trova proprio qui sopra, fra cespugli di lentischio, perastri secolari, e olivastri, che nascono le abitazioni degli uomini e delle donne di Olmedo di 4.000 anni fa.

 

Monte Baranta, a trachytic plateau behind Olmedo, is a fantastic destination for those who love mysterious and energetically charged landscapes. One of the two most important pre-Nuragic sites on the entire island of Sardinia is located right here, amidst mastic shrubs, ancient wild pears, and olive trees, where the dwellings of the men and women of Olmedo from 4,000 years ago once stood.

Arrivare a Monte Baranta è facile, se sapete come. Ma soprattutto è un'esperienza che vale davvero una camminata di un'ora e mezza. Saltando le strade ed ogni altra scorciatoia (che pure esistono e vi segnaleremo nel sito di Casa Busciana) si attraversa una campagna ricca di forme di vita vegetale e animale. Non è raro incontrare la pernice sarda, il gheppio, la poiana e, di notte, il bellissimo barbagianni, con la sua livrea candida, in volo alla ricerca di topolini di campagna, sue prede preferite. Arrivati sulle pendici del Monte, inizia a presentarcisi davanti uno spettacolo naturale fatto di tavolati rocciosi, quasi delle mesetas, che fanno da da quinte al Golfo di Alghero, luccicante in fondo alla pianura della Nurra. Quando il sito vi appare davanti, all'improvviso, sentirete ancora oggi l'emozione della scoperta. Una muraglia ciclopica di quasi cento metri separa un'area abitativa da un'altra area che gli antichi abitatori avevano pensato come sacra. Oltre la muraglia, un recinto di pietre ciclopiche, semicircolare, e con due entrate, ci conduce sul ciglio dell'altopiano. Da lassù si pensa a un altro mondo, lontano del tempo (ma nemmeno così tanto) in cui la natura era ancora sacra e la divinità per l'uomo era tutto il creato intorno a lui.

 

Getting to Monte Baranta is easy if you know how, but above all, it's an experience that truly deserves a one-and-a-half-hour walk. By skipping the roads and any other shortcuts (which do exist and will be indicated on the Casa Busciana website), you will traverse a countryside rich in plant and animal life. It is not uncommon to encounter Sardinian partridges, kestrels, buzzards, and, at night, the beautiful barn owl, with its pristine plumage, soaring in search of field mice, its preferred prey. As you reach the slopes of the mountain, a natural spectacle unfolds before you, with rocky plateaus resembling stages, serving as a backdrop to the sparkling Gulf of Alghero, shimmering in the distance of the Nurra plain. When the site suddenly appears before you, you will still feel the thrill of discovery. A Cyclopean wall, nearly one hundred meters long, separates one inhabited area from another that the ancient inhabitants deemed sacred. Beyond the wall, a semicircular enclosure of Cyclopean stones, with two entrances, leads us to the edge of the plateau. From up there, one can envision another world, a distant time (but not so much), when nature was still sacred, and divinity encompassed everything created around humankind.